Il Miracolo dei Due Passi!


La collocazione nel Vangelo di questa restituzione della vista è sicuramente simbolica: è post immediatamente prima che a Pietro sia concessa la chiarezza di vedere chi è Gesù. Anche il processo descritto può essere simbolico, perché la concessione della vista avviene in due fasi: l'uomo vede prima in modo indistinto e poi in modo chiaro (le persone sono come alberi ma che camminano, o sono come alberi che camminano? o non è chiaro!). Così Pietro dichiarerà la sua fede in Gesù come Messia, ma ancora non capisce cosa significhi. (Mc 8:22-26)
 
Possiamo essere stati convertiti con grazia da un evento importante nella nostra vita, ma ancora non vediamo in profondità. La conversione è un lungo viaggio che inizia e procede anno dopo anno, di grazia in grazia, di gloria in gloria, fino alla piena e manifesta comprensione della profondità del mistero di Dio. Siamo in viaggio, sempre. Non è ancora finito. Ma perché a volte ci comportiamo come se fossimo già arrivati? Come se avessimo capito tutto? Perché ci scoraggiamo quando sperimentiamo i nostri limiti? 
 

Il miracolo dei due passi è quindi una metafora della nostra conversione, che non è mai totale e immediata, ma solo progressiva, sostenuta dalla grazia di Dio, ma anche dal nostro sforzo di continuare a vedere, a cercare e a discernere.

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